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Il Corno Portafortuna

Il corno portafortuna è senza dubbio il più diffuso amuleto in Italia. Le sue origini sono antichissime e risalgono addirittura ai tempi del neolitico ( 3500 A.C.) quando gli abitanti delle capanne usavano apporre fuori dall’uscio un corno come auspicio di fertilità. Specialmente in quei tempi la fertilità veniva associata alla fortuna in quanto, più un popolo era fertile, più era potente e fortunato.

Il simbolo del corno deriva dal Toro e intendeva rappresentarne appunto la forza fisica e sessuale. In altri tempi i corni venivano usati come doni votivi a Iside, affinché la dea madre assistesse gli animali nel figliare. La mitologia ci informa che Giove donò alla sua nutrice un corno in segno di gratitudine, questo era dotato di virtù magiche, in modo che la nutrice potesse ottenere tutto quello che desiderava. 

Il corno trova le sue origini anche nella sua forma infatti gli oggetti a punta aventi forma di corno difendono da cattive influenze se si portano con se. Sembra che anche i Vichinghi portavano sui loro elmi le corna per rappresentare la forza del toro e quindi rappresentare la sua forza. Nell’attuale Anatolia (Turchia) sono stati ritrovati in alcune caverne dei graffiti, risalenti al 4000 AC, che raffigurano dei corni.

Si dice che il corno per portare fortuna debba essere rosso e fatto a mano: fatto a mano perché gli oggetti fatti a mano racchiudono in se l'energia di chi li ha fatti, rosso perché già dal medioevo ogni talismano rosso aveva doppia efficacia e il rosso era il colore che simboleggiava il trionfo sui nemici. Già in antichità in ogni parte del globo molte popolazioni associavano al colore rosso un significato di fortuna e buon auspicio: in Cina il rosso venne usato per scrivere tutti gli editti imperiali, in Germania tutti i sigilli imperiali erano rossi, Nelle indie i raccolti venivano protetti dal gelo e dalle intemperie con teloni rossi e strisce della stessa tela venivano portate sul corpo per prevenire i mali, gli antichi medici dicevano che abiti rossi potessero guarire i reumatismi laddove ogni altro mezzo era fallito. In Scozia per guarire i bambini dalla tosse asinina gli annodavano al collo un pezzo di flanella rossa. L’efficacia non stava nei vari materiali utilizzati ma nel colore rosso.

I cornetti, come gli altri portafortuna, devono essere regalati o trovati. Tenetelo sempre con voi e, ogni tanto, dategli una sfregatina, non mancherà di portarvi Fortuna.

Sono moltissimi i personaggi che usano od hanno usato i cornetti portafortuna. Tra i tanti vogliamo ricordare: Totò, Eduardo De Filippo, Palmiro Togliatti, Pippo Baudo, Emilio Fede, Ezio Greggio, Fabrizio Frizzi, Claudio Lippi, Dolce & Gabbana, Enzo Jacchetti, Mariangela Melato, Silvio Berlusconi, Giovanni Soldini,Gabriella Carlucci, Mike Buongiorno, Vittorio Feltri, Ennio Doris, Michelle Hunziker, DJ Linus, Max Gazzè, Platinette, Nicola Savino, Raffaella Carrà e tanti altri.

Copyright testi - Predan 1999

Il Corno Portafortuna